Massiola
m. 775 s.l.m. - Km 11,5 da Omegna
Comune autonomo dal 1955
Abitanti falchitt o giavinei (falchi)
Parrocchia della Madonna Assunta (1590)
Festa Patronale: 15 agosto
La parrocchiale ha un bel campanile romanico e l’altare maggiore barocco. Conserva due pale d’altare (“La discesa dalla Croce” e “S. Antonio da Padova”) opera di Giuseppe Mattazzi, massiolese, morto nel 1818, pittore sacro di buona fama del quale si evidenzia olio su tela depositato nella pinacoteca vaticana donato dal Frate Innocenzo Ratti al cugino Achille Ratti divenuto poi Papa Pio XI; come il figlio, Bernardino, che lavorò per alcuni anni al restauro dei quadri del Palazzo Reale di Torino, e ottenne da Carlo Alberto la prima censa di sale e tabacchi di Massiola.
Interessanti anche gli oratori del paese: Santa Marta affrescata dal Mattazzi, l’Addolorata, alla Fontana, e San Giuseppe anticamente usato come lazzaretto durante le ricorrenti epidemie.
La frazione Marmo, sulla strada di fondovalle raccoglie le case intorno alla chiesetta dedicata a Santa Margherita, a due chilometri la località Ovasca. Molte generazioni di massiolesi hanno beneficiato del lasciato Carlo Mattazzi, un ricco commerciante di oggetti in ottone, vissuto nell’ottocento che lasciò una cospicua somma di denaro con cui erano assicurate ai terrazzani medicine gratuite e borse di studio per i giovani. Una cava di marmo bianco che si trova nel territorio del Comune fu intensamente sfruttata ai tempi di Napoleone. Tra le glorie di Massiola un ciclista: Avanti Martinetti campione del mondo di velocità dilettanti, nel 1926.