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Comune di San Damiano d'Asti
Piazza Libertà 2
14015 - San Damiano d'Asti (AT)
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Descrizione:
In epoca medievale, tutto il territorio di San Damiano faceva parte del grande comune "consortile" di Astixio, che aveva giurisdizione anche sui castelli, con relativi borghi, di Castelnuovo, Gorzano, Lavezzole e Marcellengo. I primi appartenevano a signori feudali fra loro imparentati come i Garreti e i Barrachi, l'ultimo fu prima del vescovo d'Asti e poi dei benedettini. Fra XII e XIII secolo la rivalità con Asti portò Astixio ad allearsi con Alba e, nel 1258, con Carlo I d'Angiò che dalla Provenza stava estendendo il proprio dominio in Piemonte. La conflittualità cessò nel 1274, dopo l'espulsione degli angioini dal Piemonte e la vittoria astigiana di Roccavione. Astixio fu distrutta e i suoi castelli rasi al suolo. Al suo posto gli astigiani fondarono una villa nova nel territorio "amico" di Marcellengo facendovi confluire gli abitanti dei borghi. La nuova città, edificata sul tipico impianto geometrico dell'accampamento romano, prese il nome di San Damiano da una preesistente chiesetta dedicata a quel santo e da allora rimase sempre fedele al comune di Asti. Dalla metà del XIV secolo San Damiano fu annessa agli stati monferrini di cui seguì le alterne vicende nelle guerre con i Visconti di Milano, i principi di Savoia-Acaia e nelle cosiddette "guerre di preponderanza" fra Spagna e Francia. Il trattato di Cherasco del 7 aprile 1631 e il successivo trattato di Mirafiori assegnarono San Damiano d'Asti a Casa Savoia che vi infeudò i marchesi di San Martino d'Agliè, cui seguirono gli aleramici conti Carlevaris. Da allora la storia di San Damiano d'Asti coincise con quella del regno di Sardegna prima e del regno d'Italia poi.