Descrizione:
CHIESA PARROCCHIALE DI S. GIOVANNI BATTISTA
Costruita a partire dal 1658 nello stile barocco più comune alle chiese biellesi, la parrocchiale di Magnano si presenta a tre navate, con presbiterio e coro ampliati nel 1750.
Il bellissimo pulpito e il credenzone della sacrestia sono opera di Carlo Francesco Auregio Termine, scolpiti nel 1698.
A 23 anni prima, inoltre, risale la commissione al biellese Giovanni Antonio Flecchia dell' ancona dell' altare del Suffragio, una delle poche opere ancora esistenti di questoartista, ricca di motivi floreali, teste di cherubini,angeli e cariatidi.
La chiese di S. Giovanni Battista presenta anche opere pittoriche di rilievo: l'esempio principe è costituito dalla tela dell' altar maggiore con la Nascita di S. Giovanni Battista e i Ss. Secondo e Biagio, eseguita dal torinese Bartolomeo Garavoglia nel 1677; accanto ad essa l' interessante lavoro di Antonio Germanetti di Tollegno con la tela dell' altare di S. Antonio, datata 1676.
Ai primi decenni del 1700, invece, sono attribuibili le opere del torinese Pietro Agostino Zamorra, che nel 1722-23 eseguì 14 quadri con gli Apostoli, la Madonna e il Redentore, con cornici dipinte e dorate da Giuseppe De Fabianis di Zumaglia.
L' altare in marmo è del 1752-53, opera di Francesco Olgiate di Viggiù.
Gli altari del Rosario e dell' Angelo Custode furono invece rifatti nel 1818. Nel 1866, inoltre, lo scultore Bosco scolpì il baldacchino e nel 1859 il minusiere Lorenzo Simonetti di Mongrando eseguì la bussola.
Nel 1830 fu ritoccata la facciata, ma la sistemazione definitiva si ebbe solo nel 1851 per opera del mastro Negri. Nel 1995 è stata completamente restaurata, riapplicando i colori del Negri.
L’ORGANO BRUNA
L' organo della Chiesa Parrocchiale è di Giovanni Bruna di Miagliano e risale al 1794. In seguito fu oggetto di interventi di Giovanni e Giacinto Bruna, e di altri organari che ne misero a rischio l'integrità. Nel 1981 Italo Marzi lo ha recuperato stornando le sovrapposizioni; nel 1994 lo stesso organaro ha provveduto a una completa opera di messa a punto.
La cantoria e la cassa sono opera di Pietro Antonio Serpentiere o della sua scuola. Gli strumenti musicali dipinti sui pannelli della cantoria sono del 1822.
CHIESA DI SANTA MARTA
Questa chiesa, adiacente al Ricetto, era anticamente dedicata ai Santi Secondo e Biagio fu costruita nel Cinquecento e per un certo periodo officiò come Parrocchiale della Comunità di Magnano. Cappella dell'omonima Confraternita presenta oggi caratteri barocchi dovuti a una ricostruzione settecentesca.
RICETTO
Il Ricetto sorge nel 1204 come borgo franco: è un tipico impianto architettonico di natura difensiva e popolare. Ha la particolarità di essere posto sulla parte alta del paese, sul crinale di una collina, ed è caratterizzato da cellule edilizie a due piani e da strade di accesso lunghe e strette. Vi erano due ingressi: uno verso il cimitero attuale, I'altro dalla torre-porta esistente. La sua forma è oblunga e fusolare o a schema parallelo con perimetro allungato, delimitata da un sistema di cortine murarie con funzione difensiva.
Le case erano allineate lungo tre file quasi parallele. Si definivano così tre strade, due interne e una esterna, sorta di belvedere panoramico verso il paese sottostante e verso il paesaggio. Le strade erano larghe circa 3.5 metri e consentivano il transito dei carri per le derrate.
Ogni famiglia possedeva una casa. II comune possedeva i fossati, la torre d'ingresso, le mura di cinta, la strade, e una casa che serviva per le riunioni consiliari. Vi era anche il torchio, di cui sono rimasti alcuni resti. Ogni abitazione era composta da una stanza al piano terreno che serviva da stalla-cantina e da un magazzino al primo piano. Qui non vi erano scale, né camini. Le costruzioni avevano strutture murarie di pietra, ciottoli e laterizi.
Di particolare interesse, oltre all’imponente torre-porta posta a difesa dell'unico accesso. sono due splendidi portali in laterizio, con fregi ornamentali. Altro elemento importante è la cosiddetta "Casa della Comunità", più grande degli altri edifici, munita di uno spazioso porticato retto da grosse colonne cilindriche.
CHIESA ROMANICA DI SAN SECONDO
Le origini della Chiesa risalgono alla prima metà del sec. XI e se ne ipotizza una fondazione benedettina. Attorno a essa sorse il paese di Magnano. La costruzione della Chiesa di S. Marta ne sminuì l'importanza al punto che nel 1606 se ne autorizzò la demolizione e il riutilizzo dei materiali per la costruzione della nuova Chiesa. Ma, in seguito all'opposizione dei magnanesi, l'edificio venne invece restaurato secondo il gusto e la cultura del sec. XVII.
Nel 1968/70 viene riportata al primitivo assetto romanico quale esempio tipico di architettura medioevale minore del X-XI sec.. Nell'interno a tre navate sono conservati alcuni resti degli antichi affreschi. Il campanile è uno dei più significativi esempi di arte romanica biellese per la sua snellezza, per la presenza di quattro lesene angolari che partono da metà altezza e delimitano i tre ordini di specchiature, per il doppio ordine di trifore con colonne cilindriche e capitelli a stampella.
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