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Comune di Gamalero
piazza passalacqua, 2
15010 - Gamalero (AL)
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Descrizione:
L'origine del nome Gamalero è molto incerta; probabilmente è passato da un originario Scamilaria a Camilaria, Gamelerium, Gamalerio. Si ignora anche l'etimologia del nome; l'ipotesi più convincente è quella che riporta il nome al concetto di "gobba"; infatti Gamalero è situato su due colline ravvicinate. Alla data della conquista romana 109 a.C. doveva già esserci un insediamento di avvistamento per difendere la strada per Acqui Terme. La prima notizia verificabile si trova in un diploma di Ottone I di Sassonia, dato nel 967, con il quale si confermano ad Aleramo del Monferrato dei feudi "in comitatu aquensi". Nel 978 il paese passa a Benedetto vescovo di Acqui Terme ed entra a far parte della sua diocesi. Sebbene la diocesi di Acqui Terme venne smembrata per creare quella di Alessandria, pare che Gamalero sia rimasto, come pieve, sotto Acqui Terme fino al 1405. Anche sottoposto all'autorità dei vescovi di Acqui Terme, Gamalero, come "comunità", seguì le sorti di Alessandria, a causa della sua collocazione limitrofa. Dal punto di vita storico esistono pochi riferimenti cronacistici su Gamalero, a dimostrazione della povertà e della scarsa importanza dell'insediamento, costituito da poche e rare cascine tra la regione "La Rocca" e San Lorenzo. Nel 1240 Federico II di Svevia tolse la sua giurisdizione ad Alessandria per infeudarlo ai marchesi di Occimiano. Nel 1315 i ghibellini, alleati di Marco Visconti, signore di Milano, si impossessarono di Alessandria conquistando anche Gamalero, che venne a far parte del Ducato di Milano. Nel 1403 il paese tornò ai guelfi e venne incendiato dai ghibellini di Facino Cane. Nel 1438 Filippo Maria Visconti infeudò Gamalero a Simonino Ghilini, suo segretario, concedendogli i diritti su tutte le tasse, la gabella del sale ed i pedaggi per il transito di merci.