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Comune di Pramollo
Borgata Lussie, 1
10065 - Pramollo (TO)
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Descrizione:
Il Comune deriva il suo nome dall'antica denominazione "Praum Molle", ad indicare un territorio umido e cedevole dove abbondano le sorgenti, che si riversano nell'alto vallone del Risagliardo, che a San Germano confluisce con il Chisone. Il solco vallivo è stretto al suo imbocco, e poi si distende a ventaglio tra il Castelletto della Vaccera, il Grand Truc e la dorsale di Inverso Pinasca. Molte sono le borgate sparse sui due versanti del Risagliardo, tanto che non esiste un capoluogo vero e proprio, anche se il Municipio si trova nella piccola borgata di Luisse. Il Comune, che ha caratteristiche prettamente montane, con vasti boschi e pascoli, fu soppresso nel 1928 per unirsi a quello di San Germano, e divenne nuovamente autonomo nel 1954. Il suo stemma, che richiama l'antico nome latino della località, raffigura il piccone e la vanga, simboli delle attività locali: il lavoro agricolo e quello minerario. La zona è ricca di incisioni rupestri (Roccho Clapìe - Roccho Vellho ecc.) di cui vanta alcuni reperti fra i più importanti del pinerolese. Il territorio comunale ha legato alcuni secoli della sua storia alle vicende dei Valdesi: celebri sono la sua conversione in massa alla religione riformata nel 1573, e nel 1686 la calata del generale Catinat attraverso le pendici del Lazzarà, che mise a ferro e a fuoco il vallone. Un tempo nella zona erano attive alcune miniere di grafite, di cui restano ancora alcuni imbocchi di gallerie, qualche baracca di minatori e il complesso estrattivo di Siassera - Vasèt. A Rue si trova la Chiesa della Natività di Maria Vergine, a pianta poligonale e facciata neoclassica, a Ruata il Tempio valdese con il suo bel porticato. Una scuoletta Beckwith in borgata Pellenchi è la sede del Museo Valdese, che documenta la storia dell'istruzione nelle scuole valdesi della zona. Fra le peculiarità della zona non va dimenticato il famoso formaggio "sarass" del fieno prodotto negli alpeggi.