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Comune di Rocca d'Arazzo
Piazza Marconi 8
14030 - Rocca d'Arazzo (AT)
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Descrizione:
Detta in antico Rupes, poi Rocca San Genesio e Rocca Ayraci, da sempre feudo appartenente al vescovo di Asti, nel 1198, il vescovo Bonifacio I cedette alle continue e pressioni del Comune di Asti di lasciare il feudo sotto la loro giurisdizione, accampando la tesi che il vescovo non aveva i mezzi sufficienti per difendere e mantenere un così importante baluardo sulla strada verso il capoluogo. Il 27 maggio 1198, il podestà di Asti prese possesso del feudo di Rocca diventato da quel momento Rocca d'Astisio. La cessione, però non venne approvata né dall'arcivescovo di Milano, né dal papa, che considerando l'atto del vescovo eccessivamente arbitrario, lo rimosse dall'incarico e invalidò l'accordo con gli astesi. Anche i rocchesi, non vedevano di buon occhio il loro passaggio sotto l'egida del comune di Asti, dato che questi voleva trasformare il paese in una piazzaforte militare. Per tre anni quindi, scoppiarono ostilità e scontri tra le due fazioni e solamente il 29 aprile 1202 venne firmata una tregua che obbligava i cittadini di Rocca a sottostare al governo astigiano. I rocchesi accettando malamente l'accordo, in più di un'occasione si rivolsero al vescovo di Asti Guidetto che finalmente nel 1217 deferì la questione alla Corte di Roma. Papa Innocenzo III delegò il prevosto di Torino Ottone per dirimere la questione che però non venne accettato dagli astigiani. Vennero allora nominati due savi in rappresentanza uno del Comune di Asti e l'altro della diocesi. La questione non venne a nessuna soluzione, al punto tale che venne nominato un terzo arbitro super partes. Venne nominato il vescovo Giacomo di Torino, vicario imperiale, coadiuvato dal podestà di Asti Guido di Landriano. Nel 1221, venne nominata la sentenza: il feudo di Rocca sarebbe rimasto alla Chiesa di Asti, ma il Comune l'avrebbe potuto utilizzare come presidio nella difesa del proprio territorio. Al vescovo, nel frattempo diventato Giacomo, andava una casa nel castello "per la villeggiatura".